Si è conclusa in nove giorni la nostra vendemmia, quest’anno anticipata all’8 agosto.
Sessanta vendemmiatori hanno lavorato nei 45 ettari di vigneti aziendali, concentrati nella parte orientale della Franciacorta, seguendo pedissequamente le informazioni del team agronomico: in un’annata particolare dal punto di vista meteo – la prolungata siccità ha stressato i vigneti più giovani e quelli dislocati su terreni magri e sassosi – è stato fondamentale giocare di strategia, vendemmiando prima e velocemente le uve dei vigneti soggetti a penuria idrica, per poi spremerle e chiarificarle a parte.
“L’avvio della raccolta non è stato semplice, tra alte temperature e scarsità di personale”, dice Alessandro Schiavi, contitolare ed enologo. “Quando abbiamo visto arrivare in cantina Pinot Neri bellissimi, sani e integri, abbiamo capito però che la vendemmia era salva. Ricorderemo il 2022 come l’annata del Pinot Nero; il Pinot Bianco ha, come sempre, sopportato bene il caldo, mentre lo Chardonnay l’ha sofferto di più.
“Le fermentazioni stanno procedendo bene”, continua l’enologo, “i mosti sono puliti e fragranti. Valuteremo se l’annata avrà bisogno della fermentazione malolattica e ci aspettiamo comunque un calo quantitativo del 20 per cento”.
